UN MESSAGGIO PER CHIUDERE L’ANNO

Carissimi,

quest’anno purtroppo non è stato possibile organizzare alcun evento di fine anno a causa della pandemia che ci ha colpito.

Sarebbe stato significativo se non altro per ringraziare tutti, ma proprio tutti.

E’ stato un anno di ripartenza che ha coinvolto voi atleti, genitori, tecnici, collaboratori e dirigenti.

A voi atleti grazie, per il senso di appartenenza alla “mitica canotta nera” che si è sempre contraddistinta nei campi di gara.

A voi genitori grazie, per aver continuato a sostenerci portando i vostri ragazzi in campo.

A voi tecnici grazie, per aver saputo prima aspettare e poi dedicare il vostro tempo e le vostre competenze.

A voi collaboratori grazie, per l’impegno costante e prodigo.

A voi dirigenti grazie, per aver sbrogliato una matassa complicata.

Devo dire che è stato anche un anno di novità se non altro per il fatto che finalmente abbiamo una nuova pista di atletica bella e mi dicono anche tecnicamente efficace.

A livello di società c’è stato una cambiamento di strategia.

Per fare un semplice paragone abbiamo deciso di comportarci come fa l’astuto contadino che dopo anni di sacrifici e lavoro duro nei campi, ricompensato da un ottimo raccolto, elimina i rami secchi, tiene quelli sicuri e punta su quelli nuovi.

C’è voluto un po’ di tempo, ma ora la società si presenta più strutturata ed economicamente più salda.

Come avete visto abbiamo anche fatto qualche piccolo investimento in attrezzature tecniche dove si è reso necessario.

Certo si può fare di più e di meglio, ma nel frattempo come si suole dire è più sicuro non fare il passo più lungo della gamba.

Per chi è avvezzo di social network saprà che abbiamo un sito dove vengono indicati tutti gli eventi a cui partecipiamo e i risultati sportivi raggiunti, a cui pertanto vi rimando, ma tengo a ringraziare chi provvede all’aggiornamento … e vi invito a collegarvi perché troverete un simpatico video di Natale.

Chiudo con un augurio sincero affinchè questo Santo Natale sia portatore di speranza e carità e che il nuovo anno sia ricco di pace e serenità.

Un cordiale saluto

Il Presidente Piero Coin e Il Direttivo

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ADDIO A FRANCO “KING” SORATO

In ricordo di Franco Sorato, già capitano della squadra assoluta del Gruppo Coin.

Venezia, 14 luglio 2020

Mese  fatale per l’atletica veneta e per il Gruppo Atletico “Aristide Coin” Venezia 1949. Nel giorno delle esequie di Andrea Baldan, lanciatore di disco e peso morto tragicamente il 4 luglio scorso a 51 anni, giunge la notizia dell’improvvisa scomparsa di Franco Sorato. Incredibilmente, ancora un grande lanciatore di disco e peso, formatosi anch’egli, come Baldan, al Campo Scuola di San Giuliano a Mestre.
Franco Sorato, residente a Noale (Venezia), avrebbe compiuto settant’anni il prossimo mese.

“Anche se si produsse a livelli eccellenti anche nel getto del peso, era, già per la scultorea presenza fisica, un discobolo predestinato” afferma Luca Favaron, Allenatore Specialista Assoluto dei lanci e Past President del Gruppo Ateltico Coin. “Fu addestrato dal prof. Armando Ossena , grande decatleta e discobolo e poi dirigente del G.A. Coin, che fece del  Campo Scuola di San Giuliano a Mestre un punto di riferimento regionale e nazionale per i lanci negli anni ’60 e ’70 (citiamo, oltre a Sorato, almeno Flavio Asta, anch’egli discobolo e lanciatore di peso, primatista e campione italiano assoluto). Franco Sorato, detto dai compagni di squadra “the king” per la stazza e per il temperamento trascinante,  fu campione e primatista italiano nel disco categoria allievi a Rieti nel 1966 con 49.60. Fu primatista italiano categoria juniores nel 1969 con 54.26, sottraendo il primato nazionale proprio al compagno Flavio Asta.  Vestì la maglia azzurra nella nazionale juniores ed in quella assoluta. I suoi primati assoluti sono di m. 55.76 nel disco, ottenuto nel 1973 (che è tuttora, a 47 anni di distanza, il primato societario!) e di m. 15.91 nel peso, ottenuto nel 1972. Fu per vari anni il miglior discobolo veneto in diverse categorie di età (compresa l’assoluta) e in diverse occasioni il capitano del G.A. Coin”.

Prosegue Gilberto Sartorato, direttore sportivo del Gruppo Atletico: “Insegnante di educazione fisica, gestì per anni una palestra a Noale e fu un appassionato scalatore alpino: insomma, un atleta a tutto tondo.  Ringrazio il nostro collaboratore Paolo Taddio, come sempre insostituibile nella ricostruzione di date e primati e, a nome di tutto il Gruppo Atletico Aristide Coin Venezia, porgo sentite condoglianze ai familiari del campione Franco Sorato”.

Sorato.foto.Simeon

ANCHE IL “KING” CI HA LASCIATO

Ricordo di Franco a cura di Paolo Taddio

Entrato quasi di prepotenza fin da giovanissimo nelle classifiche dei discoboli della Regione, Franco ne è stato per un decennio il capofila indiscusso. Sotto la guida tecnica del prof. Ossena, fra il 1966 e il 1970 ha

vinto tutti e cinque i titoli italiani a disposizione nelle categorie giovanili (2 come allievo e 3 da junior).  La successione dei suoi risultati negli anni è stata: 49,55 – 50,30 – 54,26 – 53,64 – 52,04 – 52,92 – 55,76 – 52,04 – 50,96 – 48,96 – 45,86. Un particolare significato ha il 55,76 ottenuto nel 1973 col quale detiene il record societario strappandolo a un altro mitico discobolo che risponde al nome di Flavio Asta. Sorato è tutt’ora il secondo miglior lanciatore di disco veneziano di tutti i tempi, e in questa speciale classifica è anche quinto nel lancio del peso. Franco è stato protagonista di un episodio più unico che raro che certo non tutti ricordano. Il 28 giugno 1969, ancora junior, ha partecipato all’Arena di Milano alla finale dei campionati italiani assoluti. Voglio ricordare che in quegli anni i lanci lunghi venivano misurati esclusivamente al centimetro pari inferiore. Dopo il penultimo lancio era primo in classifica l’allora primatista italiano Silvano Simeon con 54.20, mentre Franco era secondo con 53,90. Con l’ultimo lancio Sorato migliorò ulteriormente il proprio personale e andò in testa con 54,26. Simeon reagì ottenendo anche lui incredibilmente un identico 54,26, quindi vinse il terzo titolo italiano della sua carriera grazie alla sua seconda miglior misura.

Franco ha smesso di gareggiare non ancora trentenne, in età abbastanza giovane per un lanciatore, e chissà quali altri traguardi avrebbe potuto raggiungere se avesse continuato. Ciao ancora Franco.

Ciao Andrea…

Ciao Andrea

Con Direttivo, Tecnici, Istruttori e Atleti

partecipiamo al cordoglio per la tragica morte del nostro Andrea Baldan (già Azzurro under 23),

“Ciccio Baldan” era trascinatore impareggiabile, per valore atletico e contagiosa simpatia.

Ci uniamo a ricordarlo.

G.A. Coin